I No e i Sì della scuola

I NO E I SI DELLA SCUOLA

Avendo letto sul “Sole-24 Ore” questo profilo del Ministro Giuseppe Valditara: “… è stato il relatore della legge Gelmini nel 2010, ma è stato anche capo dipartimento durante il periodo del ministro leghista Bussetti. Anche dopo la caduta del governo giallo-verde Valditara ha avuto diversi incarichi che lo hanno tenuto in zona Viale Trastevere, tra commissioni e missioni. La sua carriera professionale è stata invece interna all’Università: in Piemonte dove è diventato ordinario di storia del diritto romano nel 1997 e poi a Roma dove dal 2005, anno di fondazione, al 2018 ha insegnato in quella Università Europea voluta e creata dai Legionari di Cristo dove ha preso la laurea anche il presidente della Camera Lorenzo Fontana. Della medesima università Valditara è stato anche preside di facoltà di Giurisprudenza fino al 2011. Negli ultimi anni è stato molto vicino a Matteo Salvini tanto da essere considerato tra gli ideologi della svolta sovranista” (https://www.ilsole24ore.com/art/ministro-istruzione-e-merito—giuseppe-valditara-AEBKQbAC?refresh_ce=1);
avendo rimarcato nel programma della coalizione che ha vinto le elezioni il proposito di rafforzare l’autonomia differenziata con nuovi e maggiori poteri alle Regioni e di “riconoscere la libertà di scelta educativa delle famiglie attraverso il buono scuola”;
avendo registrato la modifica della denominazione del Dicastero in Ministero dell’Istruzione e del Merito;
le sottoscritte associazioni di insegnanti esprimono tutta la loro preoccupazione rispetto alle sorti della scuola pubblica e laica, e ribadiscono:
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- NO alla autonomia differenziata per la scuola e a un sistema scolastico con investimenti e qualità legati alla ricchezza del territorio. SI alla solidarietà e alla perequazione tra le diverse aree del Paese,
- NO al merito in senso concorrenziale e individualistico nella scuola. SI alla diffusione di tutte le forme di cooperazione e di democrazia scolastica al fine di rimuovere gli ostacoli e le diseguaglianze sociali che impediscono il pieno sviluppo di tutti.
- NO alla confusione di pubblico e di privato e ai finanziamenti diretti o per vie traverse alle private paritarie dove non c’è libertà di insegnamento. SI a investire risorse nella scuola pubblica che non privilegia nessuna religione o confessione così come nessuna ideologia o visione del mondo.
Su questi punti qualificanti valuteremo gli atti concreti del Governo, del Ministero e del nuovo Parlamento, impegnando tutta la vasta rete dell’associazionismo scolastico alla massima vigilanza per la difesa e il miglioramento della scuola della Repubblica.


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CIDI Torino
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MCE Torino