CIDI TORINO

Centro di Iniziativa Democratica degli Insegnanti

ART. 3 COSTITUZIONE DELLA REPUBBLICA ITALIANA

Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali. È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese.
La Costituzione Italiana è il nostro principale riferimento.

PRIMO PIANO


Una scuola tutta ordine e disciplina

Una scuola tutta ordine e disciplina
di Giuseppe Bagni, già Presidente del Cidi Nazionale

 

L'attacco alla scuola a cui stiamo assistendo è parte del più ampio attacco all'adolescenza, vissuta come una componente che può mettere in discussione gli equilibri stabiliti.

Un desiderio di controllo che dissipa la principale risorsa dì innovazione sociale ed economica. I giovani sono come gli stranieri che cercano spazio e futuro nel nostro domani: però non bussano alle nostre frontiere, non si fermano con muri e rimpatri. Sono stranieri interni, per questo ancora più minacciosi.
Ecco allora il sorgere da tutte le parti di baby gang, di giovani che spaccano le vetrine, vandalizzano le scuole, spacciano e creano quella microcriminalità delle città che esige sempre maggior controllo e repressione.
Coerentemente, con la diffusa richiesta di “certezza della pena” anche per minorenni che rubano 100 euro dalla cassa di un negozio,...

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PER APPROFONDIRE


Il valore del dissenso. A futura memoria sui fatti di Torino e di Pisa

A distanza di un mese torniamo a occuparci delle proteste studentesche di Pisa e Firenze con un testo scritto per il CIDI da Pietro Polito, Direttore del Centro Studi Piero Gobetti, filosofo della politica, il quale ci guida nell'analisi del rapporto tra dissenso e democrazia a partire dal pensiero del filosofo torinese Norberto Bobbio e ci propone l'educazione al dissenso nella prospettiva nonviolenta di Aldo Capitini.      Non saprei dire se è stato fatto un collegamento tra i fatti di Torino (3 ottobre 2023) e quelli di Pisa (23 febbraio 2024). Ma mi sembra evidente il nesso tra le due manifestazioni studentesche di protesta che hanno visto entrambe una reazione sproporzionata da parte delle forze dell’ordine. In entrambi i casi sotto attacco è stato il diritto individuale e collettivo al dissenso con l’argomento che “l’uso della forza e della violenza ingiustificata non è tollerabile” (Matteo Piantedosi). Anche se, in realtà, in particolare a proposito di Torino, il Ministro dell’Interno si riferiva a una presunta violenza da parte dei manifestanti, giova ricordare che l’uso...

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INIZIATIVE CIDI


CONVEGNO "Goodbye Homo sapiens? Prospettive umane e postumane."

La Fnism - Sezione di Torino"Frida Malan" in collaborazione con il CIDI Torino organizza il convegno Goodbye Homo sapiens?Prospettive umane e postumane. 17 aprile 2024, ore 15.00 - 18.30 c/o LICEO EINSTEIN, Via Pacini 28, Torino Si invitano i colleghi a darne notizia nelle proprie scuole scaricando la LOCANDINA con il programma. SCHEDA DEL CONVEGNO E' possibile richiedere entro il 13 di aprile il collegamento a distanza inviando la richiesta al CESEDI al sguente indirizzo:  marco.crosio@cittametropolitana.torino.it  (specificare nell'oggetto "Link per il convegno Einstein del 17 aprile" e, se non si è partecipato al laboratorio che ha preceduto il convegno, segnalare la email per il link) Il convegno conclude il corso interdisciplinare 2023 – 2024 rivolto agli insegnanti di ogni ordine di scuola "Altre menti: intelligenze multiple, intelligenze non umane, intelligenza artificiale", gettando uno sguardo verso il futuro dell’umanità attraverso le lenti della filosofia, del cinema e della letteratura. A chi ne farà richiesta sarà rilasciato attestato di partecipazione al Convegno.  

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ESERCIZI DI PENSIERO


LE STRADE DEL CAMBIAMENTO

“Per poter cambiare la scuola occorre per prima cosa un esercizio di pensiero” (Riccardo Massa) ESERCIZI DI PENSIERO/2-2024 LE STRADE DEL CAMBIAMENTO   La crisi della scuola sta assumendo una dimensione storica che può essere affrontata solo attraverso un processo di profonda trasformazione. Il cambiamento non è un’azione neutra; dipende dalla idea di società verso cui la si orienta, dal legame con l’età del lavoro, dal modello di Città che contribuisce a edificare; insomma dalla visione di scuola che si vuole costruire.  Schematizzando si potrebbero delineare le strade verso diverse prospettive.  La prima comprende l’abbandono della scuola unica-unitaria e il ritorno alle due scuole: per la formazione delle élite e per la formazione dei produttori/consumatori. Prevede la separazione, alla fine del primo ciclo e magari anche prima, del percorso scolastico in due binari paralleli; uno per coloro che sono votati alla cultura alla seconda potenza (metagiudizio, metacognizione, con risvolti su tutti gli aspetti della personalità) e un altro in cui la cultura è...

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