CONVEGNO NAZIONALE "Per un Mediterraneo mare di Pace": documentazione

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Il 15 e 16 marzo 2024 si è svolto a Palermo il convegno nazionale del CIDI "Per un Mediterraneo mare di Pace", organizzato insieme alla casa editrice G.B. Palumbo.

L'iniziativa è il risultato di due anni di riflessione sul Mediterraneo e sui saperi che possono cooperare alla costruzione di un futuro diverso per la cittadinanza che si affaccia fra le diverse sponde del "mare di mezzo", la cui storia si è incontrata, intrecciata, "meticciata", scontrata, separata, con fasi diverse, per millenni. Questo è avvenuto perchè "il Mediterraneo è un crocevia antichissimo". Con queste parole Fernand Braudel, lo storico che ha messo al centro il mar Mediterraneo come soggetto della storia, lo ha definito e consegnato alle nostre riflessioni. Da lui siamo partiti e attraverso la testimonianza di Maurice Aymard, suo allievo, abbiamo iniziato questo viaggio fra le discipline che ha coinvolto la scuola come istituzione che educa istruendo, al fine di ri-pensare la cittadinanza del nostro presente, in continuo confronto con i problemi che la realtà pone alla nostra attenzione, sollecitandoci a trovare soluzioni nuove.

La costruzione del convegno si è andata realizzando a cura dei CIDI di Bari, Cagliari, Cosenza, Napoli, Palermo e Torino, coordinati da Caterina Gammaldi, a partire da due cicli di seminari del progetto/percorso formativo per gli insegnanti, dalla scuola primaria alla scuola secondaria di primo grado, dal titolo "Ritorno al Mediterraneo" (Locandina e programma primo ciclo di seminari - Locandina e programma secondo ciclo di seminari). Insegnanti di tutta Italia si sono formati sul Mediterraneo non solo dal punto di vista della storia, ma ascoltando voci di studiosi di discipline diverse (archeologia, geografia, sociologia, geologia) per provare a realizzare a scuola percorsi che valorizzino l'interdisciplinarietà e l'individuazione e la cura delle aree di contatto fra le discipline nel curricolo verticale e orizzontale dello studente, elementi da cui non è possibile prescindere per la costruzione di un sapere solido e per la valorizzazione di un sapere critico in cambiamento.

Al convegno di Palermo il discorso sul Mediterraneo si è articolato in tre sessioni (Un modello culturale, Narrare i cambiamenti, Insegnare il Mediterraneo) e in una tavola rotonda.  Hanno partecipato, in dialogo tra loro e con gli insegnanti, studiosi e docenti universitari che hanno ripercorso temi, problemi, punti di vista e questioni aperte dello studio del Mediterraneo (Locandina e programma). Ne è nato un momento di analisi comune di aspetti, contenuti e linguaggi (le culture del Mediterraneo, le migrazioni, gli scambi, il rapporto con l'altro, le religioni, la geopolitica, l'identità, i diritti, la narrazione letteraria e cinematografica, la linguistica, lo spazio geografico) che, se affrontati a scuola con la giusta consapevolezza e conoscenza da parte dei docenti, possono fare la differenza nel costruire un punto di vista che guardi al Mediterraneo come ad uno spazio - movimento fondato sull'incontro pacifico, sulla convivenza, sulla comunanza delle culture, delle donne e degli uomini che lo attraversano e in questo spazio vivono.

Il percorso formativo "Ritorno al Mediterraneo" sta proseguendo nei gruppi di lavoro, tra insegnanti dei diversi ordini di scuola che stanno costruendo e sperimentando nelle loro classi percorsi didattici sul Mediterraneo. L'attività non è conclusa, ma prevede ulteriori momenti di confronto e una restituzione comune che verrà documentata nei prossimi mesi.

Mettiamo a disposizione qui il materiale che documenta la fase preparatoria del convegno e le registrazioni delle relazioni:

LOCANDINA

MATERIALI DI LAVORO per accompagnare i partecipanti al convegno

VIDEO DI PRESENTAZIONE del convegno di Valentina Chinnici, presidente del CIDI

REGISTRAZIONI con i contributi video delle relazioni disponibili sul sito dell'editore G.B. Palumbo